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Il Trasporto si prepara a voltare pagina
Aggiornamento alla luce dell’ultimo intervento del 29 aprile della Commissione Europea per il comparto dei trasporti
Rispetto alla situazione precedentemente descritta, gli operatori del trasporto vivono oggi un momento di attesa e di preparazione al tempo stesso. Attendono che l’attività produttiva mondiale, messa in pausa dalla pandemia, riprenda i ritmi ordinari, e si preparano per trovarsi pronti con le procedure di sicurezza imposte per il contenimento della diffusione del contagio (come descritte negli allegati tecnici del DPCM del 26 aprile 2020).
Nel momento del massimo shock che ha colpito l’economia globale, il lockdown generale ha determinato una diminuzione del volume di merci, con un conseguente minor flusso di movimentazione in entra e uscita dai territori nazionali.
Questa è la fotografia scattata oggi sul comparto trasporti:
- Il trasporto su gomma ha via via recuperato i ritardi che prima affiggevano la percorrenza delle tratte, anche ai valichi di frontiera, pur dovendo fare ancora i conti con i tempi più dilatati delle operazioni di carico e scarico;
- l’accumulo delle merci negli hub e nei porti è stato smaltito per il riavvio dei servizi di logistica e spedizione grazie alla apertura dei magazzini, che ha consentito la fluidità delle catene di approvvigionamento sino al loro compimento finale. In Italia, ad esempio, ciò è avvenuto con il DPCM del 10 aprile 2020.
- il trasporto ferroviario ha dato risposte alternative alla paralisi dei traffici aerei, proponendo collegamenti diretti con la Cina, anche tramite servizi intermodali, ma solo per traffici a carico completo e per limitate ipotesi di spedizione, visti anche i costi e i tempi di transit time;
- il trasporto marittimo ha segnato una ripresa ordinaria di operatività, seppure apportando variazioni nella rotazione delle navi, con eliminazione di alcuni porti di sbarco;
- il trasporto aereo resta l’ unico punto dolente, essendo stata registrata una flessione dei traffici pressoché totale, o per l’assenza di collegamenti o per costi esorbitanti. Il traffico aereo ha riguardato voli passeggeri convertiti in cargo, per il trasporto, per lo più, di aiuti umanitari e dispositivi medici nella lotta globale contro il Covid 19.
In tale contesto, resta ferma la priorità di movimentare beni sanitari. Come previsto nel nostro ordinamento, è sempre consentita l'attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici, nonché di prodotti agricoli e alimentari. Già in piena pandemia, la Commissione aveva esortato l'industria farmaceutica ad incrementare la capacità produttiva di tutti i farmaci che registrano un aumento della domanda a causa della Covid-19, in particolare di quelli per i quali esiste il rischio di carenze nell'approvvigionamento.
La Commissione Europea, il 29 aprile scorso, ha adottato un pacchetto di misure di sostegno per l’intero comparto dei trasporti, con specifico riferimento anche alla navigazione aerea, maggiormente colpita dalla paralisi dei traffici.
Aggiornamento a cura di Barbara Michini, Avvocato specializzato in diritto dei trasporti e della logistica presso lo Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. Barbara Michini sarà speaker a Drug Supply Chain 2020 il 10 dicembre a Milano.